Quanti di voi utilizzano un Kindle? Quanti hanno un account Instagram? O Tinder? (Ok riguardo a Tinder non dovete rispondere per forza).
E se vi chiedessimo quando hanno visto la luce queste innovazioni? Probabilmente non sapreste rispondere, un po’ perché non è una questione di vitale importanza, un po’ perché la tecnologia ha in qualche modo dilatato i nostri tempi, tanto da farci pensare o che certe cose esistano da anni quando, in realtà, sono molto recenti. Altre cose, invece, ci sembra che abbiano debuttato nelle nostre vite l’altro giorno, e invece le usiamo già da anni.
L’ultimo decennio ha rivoluzionato le nostre vite: ecco alcune delle invenzioni più rilevanti, anno per anno, dal 2019 al 2020.
2010 – L’Apple iPad fa la sua comparsa, è il primo tablet dell’era moderna: elegante, facile da usare e super versatile (sì, lo sappiamo che Apple non ha inventato il tablet, ma non ha forse realizzato il primo modello di successo?). Google Maps, una rivoluzione che ha trasformato in navigatori tutti i nostri dispositivi… ve lo ricordate il Tutto Città? Ecco, neanche noi. Instagram, il social network che ha radicalmente modificato il modo di raccontare e raccontarsi. Ebbene sì, sono già dieci anni che esiste, anche se soltanto di recente abbiamo imparato a scrivere #food al posto di “cibo”.
Che anno il 2010, eh?
2011 – Minecraft, il videogioco più venduto di sempre: 180 milioni di copie, 480 milioni di utenti e 112 milioni di giocatori attivi al mese, per essere precisi. Niente male per un gioco che sembra disegnato da un bambino di quattro anni, no? (Si fa per scherzare, eh). Le reti 4G, che hanno costituito un ulteriore passo in avanti nella fruizione di contenuti. Ma che ne sanno le nuove generazioni di quando per connettersi a internet dovevamo occupare la linea fissa?
2012 – Il Kindle. Forse non tutti sanno che Amazon nasce con l’intento di essere la più grande libreria online del mondo (cosa che gli è riuscita, tra l’altro). Non per l’amore di Jeff Bezos per la cultura ma perché i libri rappresentavano la merce più conveniente da vendere: pratici da imballare e da spedire, con una quantità pressoché infinita di titoli a disposizione. Bezos con gli anni ha trasformato la sua azienda in una specie di lampada di Aladino dai desideri illimitati, fino a rilanciarsi nel mercato dei libri immettendo sul mercato (nel 2007 quello americano, nel 2012 quello italiano) il dispositivo più utilizzato per la lettura di e-book. Non è stato un successo enorme, visto che il cartaceo continua a farla da padrone, e visto l’avvento dei tablet che molti hanno preferito anche per la lettura dei libri in digitale, ma insomma… qualcosa doveva pur topparla il vecchio Jeff!
2013 – Spotify. Creato nel 2006 a Stoccolma dallo stesso ragazzo che aveva ideato Napster – il primo servizio mai inventato (e illegale) di condivisione di file – Spotify fu lanciato nel 2008 e arrivò in Italia nel 2013. Ha messo a nostra disposizione tutta la musica del mondo (o quasi) in maniera veloce e legale, pensate un po’. Per farvi capire la portata del fenomeno: diverse classifiche e premi discografici vengono stabiliti in base agli ascolti avvenuti sulla piattaforma. In realtà molti artisti non esattamente entusiasti – alcuni hanno addirittura rimosso i propri album – ma ehi, non si può accontentare tutti. O no?
2014 – Tinder, nel suo essere semplice e intuitiva ha cambiato le logiche del rimorch.. ehm, del dating. E sì, perché con questa app basta un movimento del pollice: verso sinistra se la persona che ci appare sullo schermo non ci interessa, verso destra se invece ci piace. Quante volte avete sbagliato direzione del pollice?
2015 – Netflix. Sì, nemmeno noi sapevamo che nel 2015 Netflix e le sue serie tv fossero già tra noi. Abbiamo perso anni di maratone. E voi?
2016 – Pokemon Go. Già: solo quattro anni fa andavate in giro a cercare i Pokémon. Ricordate? Scherzi a parte, Pokémon Go qualcosa di buono l’ha fatta: ha messo alla portata di tutti la realtà aumentata. No, non c’erano davvero i Pokémon nascosti nelle strade delle vostre città.
2017 – Tik Tok. Il fenomeno in Italia è esploso solo da pochi mesi, ma in realtà è nato in Cina nel 2017 come social network per adolescenti. E magari ci fossero solo gli adolescenti, verrebbe da dire sbirciando tra gli utenti che oggi sono approdati su questo nuovo social network.
2018 – Alexa, l’assistente vocale di Amazon è nata nel 2014 negli Stati Uniti (e dove sennò?) ma è arrivata da noi meno di due anni fa. Quando venne lanciata esistevano solo quattro dispositivi e Alexa poteva fare solo dodici cose, oggi invece le si può chiedere veramente di tutto, anche di parlare sottovoce o di farvi gli auguri di compleanno. Lo avete fatto, vero? Tranquilli, noi non vi giudichiamo.
2019 – Google stadia. La più grande rivoluzione nel mondo dei videogiochi sarà il Cloud Gaming e Google, come spesso accade, partirà in pole position. Questa tecnologia permette di “giocare in streaming”: nessun hardware, nessuna console, nessun bisogno di scaricare e installare il gioco. Vi basterà soltanto una connessione a internet (che sia abbastanza veloce), un computer (con il famoso browser Google Chrome) e un controller. Pochi requisiti per giocare ai titoli di ultima generazione fino a 8k di risoluzione. Certo, vi servirà anche un monitor all’altezza delle vostre aspettative.
2020 – Stay tuned.